Salta al contenuto principale

Chiesa di San Pier Somaldi

La Chiesa di San Pier Somaldi si trova nell'omonima piazza situata a est dell'anfiteatro nelle vicinanze del cinta muraria medievale.

CONTATTI

 

INDIRIZZO: Piazza San Pietro Somaldi, Lucca

 

Le origini longobarde della chiesa sono testimoniate dallo stesso nome che deriva da Summual, fondatore della chiesa primitiva nel 763 e donata da re Astolfo al pittore Auriperto. L'edificio fu poi ricostruito alla fine XII e vide il terminare dei lavori nel XIV secolo con la parte superiore del campanile e l'abside in laterizio.

La facciata risale alla seconda metà del Duecento e presenta i tratti tipici dell'architettura lucchese. Costruita in pietra arenaria con rada listature bianche termina con un loggiato cieco in cui sono presenti capitelli e fogliami rigonfi e rovesciati. Di grande interesse il portale centrale il cui architrave raffigura la consegna delle chiavi a Pietro, opera di Guido Bigarelli da Como nel 1248.

L'interno è a tre navate su pilastri, in pietra arenaria con rade listature bianche.

 

Itinerari Pucciniani
Nella chiesa è coservato l'organo suonato dal Maestro Giacomo Puccini prima del suo trasferimento a Milano. L'organo è un pregevolissimo strumento seicentesco, costruito da un celebre organaro lucchese, Domenico Cacioli, che ha sempre destato ammirazione in tutti gli organisti che lo hanno suonato.
Già il bisnonno Antonio, il nonno Domenico e poi il padre Michele avevano prestato regolare servizio come organisti e maestri di cappella di San Pietro Somaldi. Sull’ organo, il giovane Giacomo lasciò la sua firma, ancora oggi visibile, sulla cassa dello strumento ed è inoltre certo che ebbe modo di suonarlo anche dopo il restauro dell’inizio del ‘900 per il quale, pre, suggerì lui stesso di afidre i lavori al restauratore Filippo Tronci che fece un mirabile lavoro consevando per quanto posibile i materiali originali. Oggi, che il restauto e recupero degli organi storici è fatto con più atenzione di un tempo, possiamo probabilmente esser grati a Puccini anche per aver salvato un prezioso strumento.