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Villa Grabau

In un inedito estimo del catasto cinquecentesco è raffigurato per la prima volta “il palazzo”, al centro una vastissima chiusa acquistata anni prima da Girolamo e Alessandro Diodati.

INDIRIZZO: Via di Matraia, 269 S.Pancrazio

TELEFONO: 0583 406098

EMAIL: info@villagrabau.it

SITO WEB: villagrabau.it

In un inedito estimo del catasto cinquecentesco è raffigurato per la prima volta “il palazzo”, al centro una vastissima chiusa acquistata anni prima da Girolamo e Alessandro Diodati.

Due cancelli conducono al centro del parco dove sorge la villa. Uno, su un lato raffinato e prezioso, comunica con la confinante Villa Oliva, lo chiamano il cancello rosso per via dei mosaici realizzati con frammenti di cotto; l’altro più scenografico, due alti pilastri e un elegante cancello in ferro battuto inquadra la composizione equilibrata della scena del giardino e della villa. Un’architettura mutata dalla celebre villa Buonvisi di Lucca, della quale riproduce il disegno armonioso della facciata. Le arcate leggere si aprono sul salone centrale del piano terra ristrutturato nel ‘800 e affrescato con motivi a trompe l’oeil e tutt’intorno un grande parco accoglie specie arboree ed arbustive autoctone e provenienti da varie parti del mondo.

Boschetti ombrosi di farnie, lecci, carpini, tigli, aceri campestri, agrifogli, e lentiggine in cui si passeggia in vialetti ombrosi cinti di bosso o tasso, ampi e ariosi spazi verdi ospitano invece specie arboree ed arbustive esotiche, introdotte all'inizio dell'800, grazie soprattutto alle possibilità offerte in quel periodo dall'appena fondato Orto Botanico di Lucca che contribuì a fare dei giardini delle ville dei veri e propri mirabilia vegetali. Fra le specie più maestose l'albero dei tulipani, la sequoia, il cedro dell'Atlante, il cipresso dell'Arizona e l'olivo odoroso, la palma a ventaglio della California, e quella da dattero delle Canarie.

Su un lato dell’edificio il piccolo e composto teatro e la sontuosa limonaia tappezzata da un rigoglioso ficus repens.