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Camelieto di sant'Andrea

 

La coltivazione delle camelie in Lucchesia è una tradizione che risale alla metà del 1700, favorita da particolari condizioni climatiche e morfologiche dei territori della lucchesia.

CONTATTI

INDIRIZZO: Via del Cantiere, Sant'Andrea di Compito (Capannori)

TEL: 0583 977188 - 345 0552996

E-MAIL: info@camelielucchesia.it

WEB: camelletiumcompitese.com

 

Questo splendido fiore, appartenente alla famiglia delle Theaceae, provieniente dal Sud-est asiatico, soprattutto da Giappone, Cina e Corea. L'origine di questa pianta è antichissima e il fascino esotico, la brillante tonalità delle foglie, la bellezza esuberante, conquistò l’aristocrazia dell’epoca che la utilizzò generosamente per abbellire giardini e parchi delle residenze e ville aristocratiche della campagna di Lucca.

Nel 1830 Angelo Borrini, oculista del Duca di Lucca e scienziato studioso di camelie insieme al fratello Alessandro impiantarono alcuni semi della pianta nell’area del Compitese, una valle alle pendici del Monte Pisano, sul versante lucchese, nei paesi di Sant’Andrea e Pieve di Compito dove trovarono un microclima ideale, terreni acidi e abbondante presenza di acqua.

E’ qua che si trova lo spettacolare Camelieto di Sant’Andrea di Compito, un luogo magico da scoprire immersi nel silenzio e nella bellezza della natura nel bosco, tra canyon e ruscelli, che ospita oggi più di 1.000 esemplari di camelie, di cui 250 nomenclati. Un’area di 7.250 metri quadrati dall’esigenza di salvaguardare e conservare antiche cultivar, precedenti al 1900, non solo originarie della Lucchesia, inizialmente provenienti da ville locali e toscane, poi dal resto d’Italia e dall’estero.
E' diviso in undici aree dedicate ad artisti e celebri musicisti. Un giardino così bello e ricco da meritarsi dal 2016 il titolo di giardino di eccellenza dalla Società internazionale della Camelia, ambito riconoscimento di cui possono fregiarsi solo pochi giardini al mondo.

Centinaia di camelie dai nomi affascinanti ed esotici che rievocano il lontano Oriente. Tra queste le bellissime "Aspasia", "Stella Polare" e "Stella di Compito", a rischio di estinzione.
La stagione per visitare il Camelieto fiorito è molto lunga, dall'autunno alla primavera inoltrata, secondo le varietà: le prime a fiorire sono le varietà Sasanqua, unica per il suo profumo, che sboccia già ad ottobre.
Le ultime, nel periodo tra febbraio e aprile, sono invece le Japoniche, tra cui la Camelia sinesis, la fragrante pianta con le cui foglie si ricava il tè, bevanda ottenuta dalla fermentazione e infusione delle foglie di questa specie. L'Antica Chiusa Borrini, a Sant'Andrea di Compito, ospita la prima coltivazione italiana di tè e ne produce ogni anno una piccola ma ottima quantità.
E ancora la Camelia rusticana e la mitico Higo, la Camelia del samurai e molte altre camelie dalle ricche evariegate gamme cromatiche che vanno dal bianco candido e puro dell'Alba simplex a quelle striate bicolore a tutte le tonalità di rosa fino al rosso brillante e acceso.

Nel mese di marzo, al culmine delle fioriture, si tiene la Mostra delle Antiche Camelie della Lucchesia, una storica manifestazione che consente di visitare il camelieto e i giardini delle ville, e partecipar alle tante iniziative di musica, arte e gastronomia locale e iniziative culturali come la cerimonia del té.

 

 

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